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El mágico prodigioso). Commedia in tre atti di Pedro
Calderón de la Barca, rappresentata, in una prima edizione, nel 1637, in
una seconda nel 1663. Cipriano, giovane pagano, leggendo un oscuro passo di
Plinio, crede di esser prossimo all'intuizione del vero Dio; ma il diavolo tenta
di perderlo, servendosi della giovane Giustina di cui Cipriano è
innamorato. Respinto dalla donna amata, Cipriano accetta il patto che il Demonio
gli propone. Cedendo la sua anima, in un anno sarà in possesso di ogni
segreto magico; ma neppure queste pratiche fanno cadere Giustina, che resta
ferma nella sua fede. Il Demonio non si dà per sconfitto, e manda
un'anima infernale a Cipriano sotto forma di Giustina: quando finalmente
Cipriano l'abbraccia, si trova tra le braccia uno scheletro. Cipriano allora
ritorna a meditare sulle parole di Plinio, e si fa cristiano come Giustina; come
tali subiscono entrambi il martirio, e le loro anime salgono al Cielo, mentre il
Demonio rivela alla folla che Iddio ha annullato il suo patto con Cipriano. Tra
le opere più discusse di Calderón, esaltata e disprezzata, questa
tragedia è indubbiamente un'opera densa di pensiero e ricca di
drammaticità.